Prof. G. Fava "Alice nel paese delle meraviglie fisiche"

11.03.2017 17:00

Conferenza del Prof G. Fava su Alice nel paese delle meraviglie fisiche.

Sabato 11 Marzo il Prof Gabriele Fava, su invito del Circolo C. Ferrini , ha tenuto una conferenza sulla matematica e fisica descritta nei libri di Lewis Carroll, ovvero del reverendo Charles Lutwidge Dodgson, autore di  Alice’s Adventures in Wonderland e Through the Looking Glass, matematico e studioso della logica del linguaggio e dell’argomentazione. Il Prof Fava ha trattato questi argomenti forse troppo specifici e tecnici per il pubblico presente ma attento e curioso, con una semplicità e chiarezza proprio di chi è abituato ad esporli per anni ad ascoltatori eterogenei. Il Presidente del Circolo Ferrini Dr. Nazzareno Santoni oltre a presentare il Prof. Fava ha descritto il tema della serata e la figura del reverendo Dodgson che nel 1862 “per accontentare una bimba che amava” di nome Alice , scrisse un manoscritto illustrato, Le avventure di Alice sottoterra. Nel 1865 pubblicò una versione riveduta e corretta della storia, con il nuovo titolo Alice nel paese delle meraviglie, e sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll: un’inversione plurima, sia linguistica che posizionale, dei suoi nomi (Charles Ludwige). Vide così la luce uno dei più singolari libri della letteratura, a cui si aggiunse nel 1871 un seguito: Attraverso lo specchio, e ciò che Alice vi trovò. In realtà, le Alici di quest’ultimo sono due: la Liddell, alla quale Dodgson aveva raccontato storie ispirate agli scacchi mentre imparava a giocare, e la Raikes, lontana cugina della Liddell, che Dodgson aveva introdotto ai misteri della ri essione speculare nel 1868. Alice è ambientato all’esterno in estate, il 4 maggio 1859, mentre Specchio è ambientato all’interno in inverno, a sei mesi esatti di distanza, il 4 novembre 1859. In ciascuno dei due libri hanno un ruolo preminente i giochi: le carte e il croquet in Alice, e gli scacchi nello Specchio. In entrambi i libri, oltre ad Alice, è presente Dodgson stesso. In Alice come Dodo, che deriva da “Do-do-dodgson” e allude alla sua balbuzie. In Specchio come il Cavaliere Bianco che, in un capitolo appropriatamente intitolato E' una mia invenzione, accompagna Alice a regina, cioè alla maturità, e si allontana tristemente. Altri personaggi che compaiono in entrambi i libri sono Re e Regine, il Cappellaio Matto e Dinah, il gatto delle sorelle Liddell . Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie iniziano con una interminabile caduta libera nella tana del Coniglio, e la bambina si domanda curiosa se raggiungerà il centro della terra, o addirittura quegli “Antipotici” che stanno dall’altra parte. Da un punto di vista puramente dinamico, e ignorando attriti e rotazione (ad esempio, supponendo che il buco colleghi i due poli), Alice cadrebbe con accelerazione decrescente ma velocità crescente fino al centro della terra, dove raggiungerebbe accelerazione zero, continuando poi a cadere con velocità decrescente fino agli antipodi, che raggiungerebbe a velocità zero dopo circa 42 minuti! Una volta dall’altra parte, poi, riprenderebbe a cadere “all’insù”, con un moto oscillatorio che la farebbe salire e scendere in eterno, come se fosse attaccata ad un elastico. In presenza di attrito l’oscillazione sarebbe invece smorzata, e prima o poi ci si fermerebbe al centro della terra. Il prof Fava ha tra l’altro parlato del gatto del Cheshire che è un personaggio del romanzo Alice nel paese delle meraviglie, conosciuto anche come Stregatto. Tra le altre caratteristiche, la fantasia dell'autore Lewis Carroll lo dotò della capacità di scomparire, lasciandone però visibile il sorriso. John Tenniel. Carroll si è ispirato a un'iconografia di un gatto sorridente. In un passo del racconto, Alice esclama: "Avevo già visto un gatto senza sorriso, ma mai un sorriso senza gatto!". Nell'apparato sperimentale dello studio, un fascio di neutroni è separato in due sottofasci, che si differenziano l'uno dall'altro per il loro stato di spin: nel primo fascio, i neutroni hanno spin orientato in direzione parallela a quella di propagazione; nel secondo, hanno direzione opposta. I due sottofasci vengono forzati a seguire due cammini diversi all'interno dell'interferometro e poi vengono ricombinati. Dopo la ricombinazione, il fascio attraversa un filtro che lascia passare solo i neutroni con spin parallelo alla direzione di moto, e poi inviato al rivelatore. 

il gatto del Cheshire è un gatto quantistico: che ha percorso il primo tragitto, mentre il suo sorriso si è separato dal corpo per propagarsi lungo il secondo tragitto, e ricongiungersi al corpo nella parte finale.
Il risultato è importante perché, dimostra un fenomeno fondamentale e finora sconosciuto della meccanica quantistica,
Si è parlato di fisica newtoniana, di fisica quantistica ed accennato alla fisica delle stringhe. Argomenti tecnici solo per iniziati , ma i vari esempi, tutti tratti dal libro di Carroll, illustrati dal Prof. Fava hanno avuto come scopo di suscitare l’interesse dei presenti. Come il quesito del latte speculare se è buono o cattivo.Scendendo dal livello macroscopico a quello microscopico, l’equazione di Schrödinger mostra che ogni molecola può esistere in due forme (dette stereoisomeri) che sono una l’immagine speculare dell’altra: ad esempio, ci sono due tipi di zucchero, chiamati appunto destrosio e levulosio; e ci sono due tipi di morfine, uno dei quali è però completamente innocuo. La vita privilegia molecole, aminoacidi e DNA sinistrorsi, senza apparenti motivi nè a favore di questa scelta, nè contro quella opposta. Probabilmente, si tratta del risultato di un processo evolutivo che, a partire da un casuale inizio sinistrorso, ha lentamente preso il sopravvento ed esautorato l’alternativa destrorsa. Alice dubita, prima di passare attraverso lo specchio, che “forse il latte speculare non sarebbe buono da bere”, e ha ragione: non solo avrebbe un gusto diverso, ma probabilmente non sarebbe neppure assimilabile. In un mondo di molecole destrorse, insomma, si morirebbe presto di fame. Rimandiamo ai filmati che pubblicheremo in sequenza temporale tutti gli argomenti trattati. Ancora una volta un grazie al Prof. Fava per quanto esposto in modo chiaro e semplice da poter almeno in parte, secondo le proprie conoscenze, essere assimilato dai presenti alla conferenza. 

L. Tomaiuolo