PIETRE DA SALVARE DI ALESSANDRO ALESSANDRONI

25.09.2013 14:47

Imtroduzione a cura del Crcolo Contardo Ferrini - Jesi

La pubblicazione di questo libro è un evento culturale di interesse generale nella città di Jesi, sancisce la conclusione di un percorso di passione, di tenacia , di amore e di lavoro durato anni.

Nella primavera di questo 2013 venivano ripresi i contatti con il nostro socio dott. Alessandro Alessandroni , per spingerlo a completare un lavoro che da tempo aveva iniziato , al fine di giungere alla pubblicazione dello stesso. Non solo perchè eravamo consci del valore culturale dell'opera ma perchè il finanziamento alla stampa aveva un suo termine temporale.

Oggi finalmente l'opera vede la luce grazie alla pazienza, alla perizia , alla passione, alla competenza della nipote dott.ssa Laura Barbacci, che ha preso la decisione di "rivedere e impaginare" questo scritto.

Il Circolo Contardo Ferrini , riprendendo una tradizione iniziata nel lontano gennaio del 1915, torna a patrocinare un'opera che rimarrà come una pietra miliare , per coloro cui sta a cuore la conoscenza del passato della nostra città. Allora il Circolo pubblicò per circa due anni consecutivi il mensile "L'Aurora" alla cui direzione presiedeva don Angelo Battistoni, anima, maestro e padre!

Il Circolo dedito alla cultura e ricreazione fu anche centro di intensa attività filodrammatica. Per i principi di libertà e democrazia che vi si diffondevano, dirigenti ed iscritti furono più volte oggetto della violenza fascista, tanto che per decisione del vescovo Carlo Falcinelli , venne sciolto ed i giovani invitati a passare nelle singole associazioni parrocchiali.

Nel 1979, su iniziativa di Antonio Mancia e di alyti "circolini" il  Ferrini è stato rifondato, nello stesso edificio e nella stessa sede e con gli stessi fini culturali.

Un'intensa soddisfazione ci pervade perchè siamo consci di avere perseguito la migliore delle finalità del nostro soalizio.

Infine e non per ultimo, la nostra riconoscenza va alla Cassa di Risparmio di Jesi, che con lungimirante consapevolezza ha atteso il maturarsi dell'opera.

Nazzareno Santoni                                                 Primo Luigi Bini