Il Circolo Ferrini al Santuario di S.M. Goretti a Corinaldo e al Museo Pio IX e alla Pinacoteca Diocesana di Senigallia

20.06.2015 09:03

Il Circolo Ferrini al Santuario di S.M Goretti a Corinaldo

I Soci del Circolo Ferrini, con l'autorevole guida del Presidente Dr Santoni, hanno visitato il Santuario di S. M. Goretti a Corinaldo, presenziando alla Messa officiata dal Parroco del Santuario Don Fabrizio, coadiuvato dal nostro Padre Spirituale Don Aldo. Sono stati ricordati gli avvenimenti più importanti della storia drammatica della piccola Santa e soprattutto è stato evidenziato il grande atto del perdono che Marietta, la piccola Santa come la chiamavano i contemporanei, ha fatto verso colui che l'aveva ferocemente assalita. Perdono che è alla base della Santità della bambina dodicenne, perdono che poi sua madre Assunta ha confermato nei riguardi di Alessandro Serenelli, pentito e convertito tanto che il suo corpo giace sepolto di fronte alla tomba della Mamma Assunta nel Santuario. La purezza d'animo, la semplicità di vita di questa santa bambina ha origine da una educazione religiosa inculcata nell'ambito famigliare dalla Mamma Assunta che doveva lottare quotidianamente contro la miseria, le sventure della vita in una zone depressa e malarica. L'unico conforto veniva dalla fede e dalla fede si attingeva la forza necessaria a vivere seppure di stenti. Questa semplicità di vita la si intravede visitando la casa natale dei Goretti dove un custode della memoria di questa famiglia povera marchigiana di nome Rinaldo , da sempre vicino di casa , fa rivivere i gesti, i pensieri, le aspirazioni, la religiosità di questa famiglia contadina che per sopravvivere e trovare un lavoro è costretta a migrare nel Lazio in una zona paludosa dove imperversava la malaria. Dopo una sosta presso un accogliente Agriturismo , con menù tipico marchigiano e cucina casalinga, abbiamo chiuso la giornata visitando il Museo Mastai Ferretti (Pio IX) e la Pinacoteca Diocesana. A dire il vero il Museo interessante per i dati storici è stato un pò deludente per l' ambiente troppo caldo anche per la conservazione di tanti preziosi cimeli, e per l'austerità troppo pesante dei locali addobbati così male che ci si domanda come poteva viverci un Mastai Ferretti. Molto più bella, anche qui però il caldo l'ha fatta da padrone, la Pinacoteca Diocesana di Senigallia con preziosi arredi, quadri, statue, soffitti e pareti decorate con gusto e raffinatezza. Nel complesso una giornata positiva all'insegna della fede, della cultura e dell'informazione.

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