GLI ANTICHI MESTIERI DI JESI PRESSO LA SALA DELLA BIBLIOTECA DIOCESANA PETRUCCI - JESI
08.11.2014 16:30

IL CIRCOLO “ CONTARDO FERRINI “ ha presentato “ Gli antichi mestieri di Jesi “ presso la Sala della Biblioteca Diocesana Petrucci – Jesi Sabato 8 Novembre 2014.
E’ la curiosità e la voglia di ricordare come eravamo e cosa facevamo che ci ha condotti all’incontro sugli antichi mestieri di Jesi. Il Circolo Ferrini ha voluto mostrare alle nuove generazioni e fare rivivere alle vecchie quali sono stati alcuni degli antichi mestieri in Jesi, facendo incursione nel passato tramite immagini e testimonianze di chi “il cordaro “ od il “ramaro” lo ha fatto veramente nella sua operosa vita lavorativa.
Nella sala della Biblioteca Petrucci il nostro sguardo si posa sulla grande immagine sullo schermo raffigurante la Piazza dove Federico II nasce il 26 Dicembre 1194 durante il lungo viaggio compiuto dalla madre Costanza d’Altavilla,, figlia di Ruggero il Normanno Re di Sicilia e da suo padre l’Imperatore Enrico VI della dinastia tedesca degli Hohenstauffen.
Questi ultimi si sarebbero poi diretti verso l’Italia meridionale dove Federico, divenuto Re con il nome di Federico II, avrebbe in seguito fondato un grande Regno nato dalla fusione della civiltà Normanna derivatagli dal nonno materno con quella araba e con l’altra proveniente dalla cultura della Magna Grecia, entrambe già presenti nel territorio e di cui ancor oggi ci sono importanti testimonianze. A Jesi , ciò che è ancora vanto ed onore della città: l’appellativo di “Città Regia”.
Dopo questa breve escursione storica su Federico II, la nostra attenzione ritorna all’immagine della Piazza omonima che il Dr Santoni , Presidente del Circolo Ferrini ed organizzatore della serata, illustra essere nella città la Piazza più importante la quale, sorta sul Foro Romano all’incrocio fra il Cardo e il Decumano , dopo le devastazioni barbariche fu il luogo in cui venne eretta la prima Cattedrale Cristiana di Jesi , forse sulle fondamenta di un precedente tempio pagano. La conformazione odierna è quella assunta durante il XVIII secolo. Infatti nell’immagine proiettata sullo schermo si intravvede sullo sfondo il Duomo e la Piazza circondata da numerosi edifici con al centro la Fontana – Obelisco opera di Raffaele Grilli e di Luigi Amici (artefice delle Leonesse ). Nella zone di accesso della Piazza si possono distinguere molte persone che fanno intuire nelle strade adiacenti la presenza di numerose botteghe, quelle appunto degli artigiani che si dedicavano agli antichi mestieri. A questo punto viene proiettato il film di Geniale Olivieri. Protagonisti ne sono i solerti artigiani che producono tutto ciò che è necessario alla città determinando il ritmo di un lavoro faticoso ma anche talvolta allegro e scanzonato. Così nei “Borghi” dove la gente lavora fioriscono le attività dei “cordai”, degli “arrotini” , dei “maniscalchi”, dei “fabbri”, degli ”stampatori” ( tipografi), dei “saponari”, dei “conciapelle”, dei “canestrari”, Assai importante è anche l’attività degli “orafi” le cui botteghe danno il nome alla attuale “Via degli Orefici”. Tutto questo è ben realizzato nel film di Olivieri i cui protagonisti svolgono il lavoro con appassionata dedizione. A sottolineare ciò è una piacevole musica che accompagna dolcemente e talvolta velocemente le movenze dei lavoratori. Particolarmente significativa appare anche l’azione delle donne di cui è un simpatico esempio il lavoro delle lavandaie. Dopo uno scambio d’idee ed i dovuti complimenti al “Magister” Olivieri, il Dottor Santoni presenta due artigiani . Il primo è un robusto lavoratore del rame, , il Signor Lidio Santarelli, che con grande enfasi ci mostra alcuni esemplari del suo lavoro . Il secondo è il Sig. Pietro Montesi , un “cordaio” che, aiutato da un amico, ci fa vedere il funzionamento di un semplice ma pratico arnese per fabbricare le corde a partire dalla canapa grezza. La serata si chiude con un sincero applauso per gli artigiani che hanno illustrato il loro lavoro di un tempo e per il Dr Santoni Nazzareno che con grande impegno ha realizzato questo piacevole ed interessante incontro.
Floriana Ranaldi Tomaiuolo



GENIALE OL:IVIERI
