Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo.

15.12.2018 16:30

Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo.

Conferenza del 15 Dicembre 2018 presso la Sala Valeri del Museo Diocesano di Jesi. Relatore Prof. Tommaso Cioncolini. Musiche ebraiche e orientali: al pianoforte fr. Pierpaolo Fabbri, al violino Serena Cavalletti.  Presentatore il Dr. Nazzareno Santoni presidente del Circolo Culturale Ferrini.  Tra i partecipanti il Vescovo di Jesi S.E. Gerardo Rocconi.

E’ stata una serata dedicata alla conoscenza di quelle che vengono chiamate “religioni del Libro” o religioni monoteiste, perché la conoscenza promuove il dialogo tra i popoli e favorisce l’acquisizione del bene comune della pace. Sono stati illustrati i significati dei termini usati nella religione ebraica e in quella islamica, e sono state evidenziate 

soprattutto le differenze concettuali su Dio che per ebrei e cristiani è Essere, è Padre, è onnipotente ed infinito, anche se poi c’è ulteriore differenziazione perché gli ebrei attribuiscono a Dio anche la definizione di Sposo e la comunità ebraica è chiamata ad essere sposa di Dio, sposa di Jahvè. I cristiani invece vengono chiamati a essere sposi, sposi di Cristo, Seconda persona della Trinità, a cui Dio ha affidato il compito di farci sapere quanto ci ama. L’Islam considera Dio (Allah) diverso dall’Essere, è completamente altro dall’uomo, lo chiama con ben 99 nomi diversi, e l’uomo deve solo essere sottomesso, cioè islamico. Per ebrei e cristiani invece l’uomo fu creato ad immagine e somiglianza di Dio.

Niente di questo è possibile e immaginabile all’interno dell’islam! Non c’è un rapporto di Padre e figlio. L’unica realtà possibile è la sottomissione. Nell’Islam non c’è libertà.

Per ebrei e cristiani Dio è amore, e l’amore non si può comprare. Non può essere acquistato con la forza, con la violenza! L’amore è libero! Quindi l’uomo è libero, in quanto l’uomo può aderire al comandamento di Dio, che è un comandamento di vita, così come lo può rifiutare. Altra grande differenza tra ebrei, cristiani e islamici sta nella definizione di salvezza dopo la morte, cosa ci aspetta dopo la morte, e nella concezione della donna che per l’islam deve essere sottomessa all’uomo. Ma tante sono ancora le differenze sostanziali con l’Islam come il concetto del bene e del male, nell’interpretazione del volere di Dio tramite la Bibbia e il Corano, dove la Bibbia è la parola di Dio dettata ai profeti e il Corano è perfetto perché assoluto dettato di Dio, che non può essere interpretato ma solo recitato. (Corano significa appunto recitazione). Il Corano ci  viene spiegato , si divide in shure,  ma alcune contraddittorie,   perché, per esempio, ci sono, in diverse shure, comportamenti consigliati opposti. Come ci sono quelle shure che impongono di tagliare la testa o gli arti, o crocifiggere gli infedeli, in altri punti invece – siccome Allah è misericordioso, i musulmani devono avere misericordia. Parliamo di Pace. Non è vero che l’Islam sia religione di pace.  L’islam fa una distinzione netta fra la casa della guerra (che è sempre la casa degli infedeli, che secondo l’islam debbono essere sempre combattuti), e la casa della pace, che è la Umma dei fedeli musulmani,  e da notare che non solo  non porta la pace agli altri, anzi, li ammazza, li tortura, li violenta, li fa vivere nel terrore, ma anche all’interno stesso della comunità musulmana non c’è pace. Queste sono le differenze sostanziali nelle religioni trattate ma come ha sottolineato il Vescovo Don Gerardo Rocconi tutti vogliono la pace  ma la strada per conquistarla è lunga e difficile. Ad allietare la serata c’è stata l’esibizione artistica di Serena Cavalletti al violino e di fr. Pierpaolo Fabbri al pianoforte che hanno suonato, tra l’altro, melodie ebraiche e canzoni orientali.

L. Tomaiuolo