Da Roma a Jesi, da Trilussa a Martin Calandra
Incontro dedicato a Trilussa organizzato dal Circolo “Contardo Ferrini di Jesi"
. «Un bohémien disincantato con due valori mai irrisi: la condanna della guerra e l’esercizio della memoria, ovvero la grazia irriverente della poesia.» ha detto il presidente dott. Nazzareno Santoni, relatore della serata insieme al prof. Nicola Brunetti, studioso di storia e dirigente dell’Istituto Comprensivo “C. Urbani” di Moie.Il Dr Santoni ha illustrato e declamato poesie di Trilussa sottolineando la profonda e meditata ironia del poeta sull'amore, sulla solitudine e sulla vecchiaia. Poeta satirico che non risparmiò personaggi potenti del tempo come il Duce ,o i prelati d'alto rango. Il Prof. Brunetti ha illustrato il periodo storico che Trilussa ha vissuto nell'arco di ottanta anni, sottolineando aspetti inediti o poco divulgati che evidenziano come è ben diversa la realtà storica da quella descritta dai testi scolastici. Ne esce una visione dii una Italia male governata, che si impegnava in modo avventuroso in guerre di colonialismo o che mandava i propri soldati a morte certa per occupare delle posizioni di nessun valore strategico. In chiusura della serata il Dr Santoni ha delineato la figura e l'opera del poeta dialettale jesino Ezio Felicetti conosciuto col nome di Martin Calandra. Una serata in cui il connubio tra poesia satirica e storia ha suscitato interesse e partecipazione del pubblico