Attualità di Don Bosco (Bicentenario della sua nascita)
10.10.2015 16:30
Sabato 10 Ottobre 2015, nella Sala della Biblioteca Petrucci di Jesi, alle ore 16,30 si è tenuta la Conferenza, indetta dal Circolo Contardo Ferrini, su Don Bosco educatore, comunicatore, difensore della Chiesa e del Papato e Santo. Il Dr. Nazzareno Santoni, Presidente del Circolo Ferrini, ha illustrato il contesto storico in cui è vissuto Don Bosco e le sue origini. Don Bosco veniva da una i famiglia povera e fin da ragazzo alternava "lo studio e la zappa" ,facendo il garzone di campagna presso una famiglia agiata. e frequentando gli studi di grammatica, umanità e retorica nelle scuole di Chieri . Mentre compiva gli studi di filosofia e di teologia nel seminario, metteva a disposizione dei compagni le sue abilità pratiche: fare berrette da prete, cucire o rappezzare abiti per chi ne avesse bisogno. . Da sacerdote, ebbe i primi contatti con i ragazzi immigrati dai campi o dalla montagna alla ricerca di un lavoro in città e con i giovani carcerati. sensibile ai bisogni del tempo, Don Bosco fece la scelta dei giovani, "soprattutto i più poveri e abbandonati" e organizzò a Torino un piccolo "ospizio" per quelli che non avevano "né vitto, né vestito, né alloggio". Costatando però i pericoli morali a cui i ragazzi andavano incontro, creò i propri laboratori. In questo settore, egli non seguì i modelli scolastici statali: "Tra l’antico modo di stabilire rapporti di lavoro tra capo d’arte padrone di bottega con gli apprendisti e il nuovo modello della scuola tecnica prevista dalle legge organica sull’istruzione, preferì percorrere la sua terza via: quella cioè dei grandi laboratori di sua proprietà, il cui ciclo di produzione, di livello popolare e scolastico, era anche un utile tirocinio per i giovani apprendisti" (Stella, 1880, 248). Tutta la sua vita fu dedicata ai giovani e ai loro problemi. Don Bosco diceva ,parlando dei giovani, che "triplice deve essere l’indirizzo da darsi alla loro educazione: religioso-morale, intellettuale e professionale" (Delib., 1887, 8). Don Bosco divulgò la sua opera (nel 1853 fondò le Letture Cattoliche, piccoli libri mensili per l'istruzione cristiana della gente.) , .e i suoi pensieri sia in Italia che all'estero (Francia, Argentina, Spagna). Ma Don Bosco fu anche un grande difensore della Chiesa e del Papato soprattutto di Pio IX di cui condivideva pienamente l'opera e da cui ebbe grande aiuto per la fondazione della Società Salesiana (1859), dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (1872) e dei Cooperatori Salesiani (1876) . Il Dr Nazzareno Santoni ha illustrato l'epoca in cui Don Bosco e Pio IX sono vissuti, difendendo la Chiesa dall'opposizione settaria della Massoneria, dai moti rivoluzionari , da Cavour e Mazzini . Don Paolo Ravasi, nuovo titolare della Parrocchia del Divino Amore di Jesi, ha cocluso la Conferenza illustrando l'azione educatrice di Don Bosco rivolta tutta all'educazione amorevole e alla formazione dei giovani, aiutandoli e guidandoli con la ragione e la religione ed escludendo ogni castigo..





